USA, WASHINGTON – James ‘Jim’ Brady, ex portavoce della casa Bianca durante la presidenza di Ronald Reagan, e’ morto a 73 anni. A darne notizia e’ la famiglia. Sopravvissuto all’attentato a Reagan del 1981, Brady venne colpito alla testa e da allora era in sedia a rotelle. Divenne quindi uno dei fautori per il controllo delle armi negli USA.
Noto per la sua affabilita’ e ironia negli anni in cui fu il portavoce di Reagan, Brady non riguadagno’ piu’ la salute dopo che un proiettile diretto al presidente gli perforo’ il cervello. I danni subiti gli causarono paralisi parziale, difficolta’ di parola e di memoria. Nonostante ciò ‘Jim’ fondo’ la ‘Brady Campaign’ per prevenire la violenza delle armi da fuoco e una legge in Parlamento porta il suo nome.
Brady e’ morto in una casa di riposo in Virginia dove ha vissuto con la moglie negli ultimi anni. “Abbiamo il cuore spezzato nel rendere noto che il nostro amato Jim se ne e’ andato dopo una serie di problemi di salute”, dice una nota della famiglia. Josh Earnest, portavoce di Barack Obama, ha osservato che Brady “ha mostrato patriottismo e impegno verso il Paese nel portare avanti un tema in cui credeva profondamente”. Anche Nancy Reagan, vedova del presidente, ha fatto sapere di essere “molto rattristata” dalla morte di Brady.
Cordoglio per la morte di Brady è stata espressa anche dal presidente Barack Obama. “Io e Michelle poniamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia di James Brady”, si legge in una nota. “Jim è diventato una leggenda alla Casa Bianca: per il suo calore e professionalità come segretario di Ronald Reagan; per la forza che lo ha portato a sopravvivere dalla sparatoria che 33 anni lo ha quasi ucciso; e per aver trasformato gli eventi di quel terribile pomeriggio in una notevole eredità quale è la ‘Brady Campaign’ per prevenire la violenza delle armi da fuoco”, ha proseguito Obama.
“Dal 1993 quella legge che porta il suo nome ha tenuto lontano le armi dalle mani di individui pericolosi; un numero imprecisato di persone non sarebbero vive oggi se non fosse stato per lui. Tutti i giorni, giornalisti e staff alla Casa Bianca passano davanti ad una targa, dedicata a Jim, nella stanza delle conferenza stampa, sotto la quale si legge: ‘Possa il suo coraggio e la dedizione continuare ad ispirare coloro che lavorano in questa stanza e oltre’. Quelle parole dureranno cosi’ come la sua eredita’. I nostri pensieri e preghiere sono con la moglie Sarah e i loro figli, Scott e Melissa”, conclude il presidente Usa.