Il detenuto nel braccio della morte Brandon Joseph Rhode, 31 anni, che la settimana scorsa ha tentato di suicidarsi tagliandosi le vene e la gola nel penitenziario di Jackson, Georgia, è stato giustiziato lunedi sera con la iniezione letale dopo essere stato trovato colpevole di aver ucciso nel 1998 il proprietario di una ditta di camion, il figlio di 11 anni e la figlia di 15 durante una rapina nella loro casa a Jones County.
Rhode ha rinunciato a dire le sue ultime volontà ed a pronunciare una preghiera col cappellano della prigione.
L’esecuzione era stata stabilita per le sette pomeridiane, ma è stata rinviata di svariate ore in attesa che la Corte Suprema si pronunciasse sulla sua domanda di grazia. L’alta corte ha respinto l’appello e a tarda sera sono cominciate le procedure per l’esecuzione.
Testimoni oculari (in alcuni stati degli Usa pubblico e giornalisti possono assistere alle esecuzioni separati da una spessa lastra di vetro e guardati a vista da poliziotti armati) hanno dichiarato all’Associated Press che ai medici sono occorsi 30 minuti di tentativi prima di trovare la vena giusta dove iniettare la miscela mortale.
Gli occhi del condannato hanno cominciato a roteare spostandosi da un luogo all’altro della stanza prima che la miscela entrasse in circolo nel suo organismo. Nel giro di qualche minuto gli occhi si sono fermati e sono rimasti fissi sul soffitto della stanza dell’esecuzione.
Pochi minuti prima che Rhode fosse pronunciato morto dai medici, ha girato la testa verso il pubblico esponendo il cerotto che gli era stato applicato per le ferite infertesi alla gola durante il tentativo di suicidio.
Un comunicato diffuso dalla direzione del penitenziario ha informato che la miscela letale ha impiegato 14 minuti per ucciderlo.