Il picchio dalla coccarda rossa, un piccolo uccello degli Stati Uniti, ha creato un sacco di guai ai militari americani. L’uccello vive sui pini a foglia lunga e molte aree adiacenti ai campi di addestramento sono piene di questo tipo di albero. Adesso l’esercito Usa ha deciso di investire soldi per salvaguardare la fauna selvatica, specie quella a rischio estinzione.
Ad esempio le regioni adatte all’habitat del picchio dalla coccarda rossa sono tanto diminuite che nel 1970 questa specie è stata inserita nella lista delle specie in via di estinzione. Il Dipartimento della Difesa ha messo a punto programmi specifici per la salvaguardia di questi animali.
Ad esempio la struttura di Fort Stewart spende fino a 3 milioni di dollari ongi anno per la gestione della fauna selvatica: ad esempio ha riservato 279 mila ettari di bosco per ospitare cinque specie minacciate di estinzione. Nel 2009 il personale della fauna selvatica aveva anche costruito circa 100 nidi artificiali e li aveva installati a 25 metri di altezza, in pini di grandi dimensioni. In questo modo il picchio non ha dovuto faticare a “scavare” i nidi.
In passato i miliari non si erano preoccupati più di tanto delle specie in via di estinzione. Poi hanno capito che salvaguardare animali e piante a rischio: se queste specie sono messe al sicuro, le truppe ricevono meno restrizioni per le proprie esercitazioni.
Attualmente gli sforzi per salvare gli animali minacciati sono in atto in decine di siti militari in tutta la nazione: da Eglin, in Florida, dove l’aviazione ha “ricostruito” le correnti per l’aninga Okaloosa, a San Clemente Island, in California, dove la Marina ha salvato l’averla marina dall’estinzione.
Attualmente l’esercito sta attuando 420 programmi a favore delle specie ufficialmente in pericolo. Allo stesso tempo i militari si stanno occupando di ripristinare gli ecosistemi di circa 500 altre specie considerate a rischio.
L’attività di salvaguardia è stata a volte ritenuta frustrante per i militari. In alcuni periodi dell’anno, per esempio, i marines possono usare solo una parte del lungomare di Camp Pendleton, in California, per effettuare le esercitazioni di sbarchi: la Marina teme di creare difficoltà alla nidificazione di alcune specie, come le zanzare costiere della California. In altri le esigenze ambientaliste sono state messe in secondo piano: la Marina ad esempio utilizza sonar di media frequenza, facendo arrabbiare gli ambientalisti perché interrompono l’attività di balene e delfini al largo della costa della California.
Il picchio è molto diffuso nei pressi di strutture militari come Fort Bragg e Fort Stewart. Per proteggere queste specie è stato vietato ai tank di andare in alcune zone della foresta dove ci sono i nidi degli uccelli. Ma questa strategia non ha avuto effetti particolarmente positivi: gli uccelli non aumentavano e i carri armati avevano meno spazio per le loro manovre. Per questo motivo dopo qualche tempo i militari cominciarono a bruciare i terreni e poi a impiantare alberi di pino: grazie a questi interventi la popolazione dei picchi crebbe in maniera notevole.
Il picchio è un animale importante anche nella mitologia latina. Il picchio, animale che si ritiene vicino al dio Marte, avrebbe infatti protetto Romolo e Remo. Secondo la leggenda, i due gemelli furono trovati sulle sponde del Tevere dalla Lupa, che li allevò, e dal picchio, che vegliò su di loro.