WASHINGTON, 21 NOV – Molti dei bambini nelle case di accoglienza americane sono costretti a prendere potenti cocktail di medicinali antipsicotici senza una vera ragione medica ma per tenere sotto controllo problemi comportamentali.
A denunciarlo è un rapporto pubblicato sulla rivista Usa 'Pediatrics' che osserva come in generale il 3% dei piccoli in case di accoglienza, o parte dei programmi per famiglie bisognose prenda almeno un farmaco antipsicotico. Utilizzato cioe' normalmente per pazienti colpiti da schizofrenia o disturbi bipolari. I medicinali in questione sono:'risperidale', 'seroquel' o 'zyprexa'. Ma per i bambini negli internati, sottoposti a questi pesantissimi trattamenti farmacologici senza alcuna diagnosi di schizofrenia, la percentuale sale drammaticamente: il 9.2% di loro e' sottoposto terapie combinate in cui viene addirittura usato piu' di un farmaco di questo tipo contro il 2.5% dei ragazzini nei programmi per famiglie bisognose. "
E' chiaro che i dottori in queste strutture di accoglienza tentano di affrontare le difficolta' comportamentali dei piccoli con questi farmaci per pazienti psicotici", ha osservato Susan dos Reis, professore di farmacologia all'universita' del Maryland e autrice dello studio. L'indagine ha esaminato i dati relativi a circa 638.000 ragazzini che erano appunto parte di programmi ad hoc per famiglie bisognose o in internati.