Uno scandalo è scoppiato a Luzerne County, una remota e povera zona mineraria nel cuore della Pennsylvania. Riguarda due giudici, Mark Ciavarella e Michael Conhan, che per anni hanno mandato in galera migliaia di minori in cambio di bustarelle. L’aggravante è che i minori sono comparsi davanti ai due giudici senza tutela legale.
I due giudici, che una volta scoperti sono stati espulsi dal loro albo professionale e condannati a 87 mesi di prigione, secondo l’accusa ”creavano le condizioni perché un numero sempre maggiore di minori fosse condannato per piccoli reati e inviato in centri di detenzione privati”, che in cambio dei maggiori finanziamenti statali basati sul numero dei loro detenuti pagavano le bustarelle ai due giudici.
Lo scandalo è venuto alla luce quando un anno fa il 14enne Phillip Swartley fu colto dalla polizia mentre rubava monete dall’interno di automobili non chiuse per comprarsi bibite e patatine fritte. La madre di Phillip, Amy, non pensò certo che per un reato così piccolo ci fosse bisogno di un avvocato per difendere il figlio.
Ma rimase di stucco quando Phillip comparve nell’aula del tribunale ammanettato e condannato ad essere rinchiuso in un centro di detenzione giovanile. Dopodiché’ il giovane su spedito per nove mesi in un istituto per la cura di minori con tendenze delinquenziali.
Un portavoce del Juvenile Law Center di Philadelphia, una organizzazione senza scopi di profitto che si occupa dei minori, ha dichiarato che sono almeno 5 mila i minori finiti nelle grinfie di Ciavarella. Lui e l’altro giudice sono accusati di aver ricevuto oltre due milioni e mezzo di dollari in bustarelle dai centri di detenzione privati dove spedivano i minori colpevoli di piccoli reati.
Lo schema dei due giudici ha cominciato a prendere forma nel 2002, quando Conhan ordinò la chiusura dei centri di detenzione minorili statali e utilizzò fondi della contea per costruire i centri privati. Le indagini del governo federale che hanno portato alla scoperta dei traffici dei due giudici sono cominciate nel 2002.
”I ragazzi pensano solo al presente e non si preoccupano delle conseguenze a lungo termine”, ha detto Robin Dahlberg, un legale dell’American Civil Liberties Union specializzato nel trattamento di minori. Dahlberg ha scoperto che, per esempio, nello stato dell’Ohio, il 90 per cento dei minori affronta i giudici senza tutela legale. ”Lo scandalo in Pennsylvanya dimostra quanto questa prassi sia pericolosa”, ha aggiunto.
Nel 1967 la Corte Suprema ordinò che tutti i minori hanno diritto all’assistenza legale, ma molti stati, circa la metà del totale, permettono ad essi ed ai loro genitori di presentarsi in aula senza avvocato previa una semplice firma su un documento della corte.
LG