Musicisti sul piede di guerra per l’uso delle loro canzoni a Guantanamo: una coalizione di alto profilo di cantanti, tra cui membri di Pearl Jam, R.E.M e The Roots hanno chiesto all’amministrazione Obama di render pubblici i titoli dei brani usati per ore di seguito come forma di tortura nell’isola prigione per sospetti terroristi.
Le canzoni venivano diffuse a volume altissimo all’interno del complesso carcerario come forma di violenza psicologica nei confronti dei detenuti.
Decine di big della musica hanno presentato il reclamo in base al Freedom of Information Act, chiedendo la declassificazione dei documenti relativi all’uso di canzoni come tecniche di interrogatorio.
«La musica non dovrebbe essere mai usata come forma di tortura», ha detto al Roseanne Cash, cantante e cantautrice oltre che figlia di Johnny Cash. Tra i brani che, secondo informazioni di stampa e testimonianze di ex detenuti, sono stati usati dal 2002 a Guantanamo c’è “Born in the Usa” di Bruce Springsteen, “American Pie” di Don McLean e il tema musicale del programma televisivo per bambini “Sesame Street”.