NEW YORK – Sempre più pazienti maschi sotto il bisturi del chirurgo plastico. Tanto che è oggi il ‘sesso forte’ a trainare il settore negli Stati Uniti: dalle statistiche appena pubblicate dalla American Society of Plastic Surgeons (Asps) emerge che l’aumento generale dei ritocchi al maschile è stato del 2% fra il 2009 e il 2010, ma per alcuni interventi c’è stato un vero e proprio ‘boom’: il lifting facciale è aumentato del 14% e la liposuzione del 7%.
L’anno scorso in totale 1,1 milioni di uomini si sono sottoposti a interventi di chirurgia plastica, rivelano gli specialisti statunitensi. E a crescere non sono le operazioni più ‘dolci’, bensì quelle più invasive. “E’ il risultato del baby-boom – assicura il presidente dell’Asps, Phillip Haeck – ora abbiamo infatti tantissimi uomini che stanno invecchiando e che sono pronti a rivolgersi al chirurgo plastico.
E punturine di botox o filler non bastano più: quando l’età avanza servono interventi più profondi”. Detto fatto: la ‘top 10’ dei ritocchi più richiesti vede in cima il lifting (+14%), seguito dall’otoplastica (ritocco delle orecchie, +11%), filler dei tessuti molli (+10%), botulino spiana-rughe (+9%), liposuzione (+7%), riduzione del petto (+6%), blefaroplastica (+4%), dermoabrasione (+4%), epilazione permanente (+4%) e trattamento delle vene varicose (+4%).
