WHITE PLAINS, NEW YORK -Una madre trentottenne di Purchase, nello stato di New York, Stacey Pagli, si è dichiarata colpevole di aver strangolato la figlia Marissa con le sue mani perchè, ha detto al giudice, ”mi aveva spinto al limite della sopportazione”.
L’accusa a suo carico è di omicidio colposo di primo grado. Durante l’udienza il marito della donna, John Pagli, che ha scoperto il cadavere della figlia, è scoppiato in lacrime.
L’omicidio è avvenuto all’interno del Manhattanville College di Purchase, nell’appartamento che la famiglia Pagli aveva affittato. Quando il marito della donna è tornato dal lavoro, ha trovato la moglie piangente accanto al corpo di Marissa.
Secondo i resoconti della polizia, la donna ha dichiarato che la figlia, matricola al college, le mancava continuamente di rispetto. Nel giorno del delitto, quando la ragazza si accingeva ad uscire e la madre le ha chiesto dove andava, Marissa le ha risposto ”dove c.. mi pare.
A quel punto è scattata la furia della donna. ”Questa sarà l’ultima volta che mi parli così”, le ha detto prima di ucciderla.
L’avvocato difensore della Pagli, Allan Focarile, ha dichiarato che al momento dell’omicidio la sua cliente era sottoposta ad ”estrema pressione emotiva”, condizione che è stata confermata dagli psichiatri della difesa e dell’accusa nelle fasi precedenti al processo.
L’ufficio del procuratore del distretto di Westchester ha reso noto che dopo aver ucciso la figlia, la madre ha cercato di suicidarsi tagliandosi le vene e cercando di impiccarsi. Ha cercato di togliersi la vita anche in prigione tentando di strangolarsi con delle calze.