Rischia il patibolo l’anziano antisemita che mercoledì è entrato nel museo dell’Olocausto di Washington e ha ucciso una guardia di colore prima di essere ferito da un altro agente, a quanto riporta l’Agi.
James von Brunn, 88 anni, è stato colpito al viso ed è in condizioni gravi, ma il procuratore Channing Phillips ha annunciato che se sopravviverà andrà incontro all’ergastolo senza possibilità di remissione in libertà o alla pena di morte. Nell’auto che von Brunn aveva lasciato in doppia fila davanti al museo prima di entrare e sparare sono stati trovati fogli di carta con nomi e indirizzi, ma – ha sottolineato la polizia – non una lista di obiettivi.
C’era, invece, un taccuino su cui aveva scritto frasi come «L’olocausto è una menzogna» e «Obama è un burattino nelle mani dei giudei». L’Fbi ha reso noto che von Brunn era un noto «antisemita e supremazista che aveva creato siti web e fomentava l’odio contro i neri, gli ebrei» e le altre comunità “non ariane”. Nella sua casa sono state trovate altre armi oltre a volantini e pubblicazioni antisemite.