Negli Usa sarebbe stato scoperto un quadro di Michelangelo che, se autentico, varrebbe 300 milioni di dollari. La tela, raffigarante una ‘Pieta”, per 27 anni è stata adagiata nella polvere dietro un divano nella casa del tenete colonnello dell’Us Air Force Martin Kober a Buffalo, Stato di New York.
E’ quanto riporta il britannico Daily Telegraph. Ad averne accertato l’autenticità l’italiano Antonio Forcellino, storico dell’arte e restauratore, che su Buonarroti ha scritto molti libri, tra cui uno intolato “La Pietà persa”.
Partito dall’Italia, Forcellino pensava che avrebbe avuto a che fare con una copia. Salvo ricredersi una volta arrivato a Buffalo. “In realtà, il quadro è molto più bello delle versioni che troviamo a Roma o a Firenze”, ha detto Forcellino secondo cui a confermarne l’autenticità è anche l’esame ai raggi infrarossi.
“L’evidenza di porzioni incomplete – ha spiegato Forcellino – dimostra che mai e poi mai il dipinto può essere una copia. Nessun mecenate del Rinascimento avrebbe pagato per una copia non finita”. Ulteriore conferma, secondo Forcellino, dell’autenticità dell’opera è una lettera conservata nella biblioteca del Vaticano secondo cui il quadro, del 1545, sarebbe stato donato alla sua amica Vittoria Colonna. L’opera sarebbe poi appartenuta a una baronessa tedesca che lo lascio’ in eredita’ ad una dama di compagnia, cognata del bisnonno del colonnello Kober. Il quadro sarebbe giunto in America nel 1883.
