NEW YORK, 6 GEN – Per trovare lavoro negli Stati Uniti e' sempre piu' spesso necessario avere un insolito requisito: essere non fumatori. Molte richieste di impiego vengono infatti respinte, soprattutto da ospedali, se l'urina dei richiedenti risulta positiva al test per la nicotina, sia che provenga da sigarette, sia da cerotti anti-fumo.
Lo scrive oggi il quotidiano Usa Today, secondo cui si tratta di una politica che ha lo scopo di promuovere la salvaguardia della salute, ma anche contenere i costi delle assicurazioni sanitarie e viene applicata da diversi centri medici, ma anche da altre aziende, ad esempio un casino' che aprira' i battenti quest'anno in Ohio.
Il giornale riferisce che secondo i dati del Centro per il controllo e prevenzione delle malattie, ogni anno il fumo provoca negli Usa la morte prematura di 443 mila persone e costi sanitari o per mancata produttivita' per 193 miliardi di dollari. Lo stesso centro afferma che lo scorso anno in America gli adulti fumatori erano il 19,3 per cento, contro 42,4 del 1965. La nuova tendenza a non assumere fumatori sta pero' provocando polemiche, sollevate anche dalla comunita' medica.
Si tratta di una discriminazione che fissa un pericoloso precedente e non aiuta a smettere chi ha il vizio del fumo, ha affermato il Michael Siegel della facolta' di medicina dell'universita' di Boston. .
''Quale sara' il prossimo passo? non verranno piu' assunti coloro che hanno troppa caffeina nel sangue?'' si e' chiesto polemicamente Nate Shelman, il conduttore di un noto talk-show radiofonico.
