NEW YORK – Un uomo condannato a morte in Oklahoma è stato ucciso con farmaci usati per l’anestesia di animali. Una situazione che potrebbe ripetersi ora che le scorte di barbiturici per le esecuzioni negli Stati Uniti iniziano a scarseggiare. Le aziende farmaceutiche in Europa infatti non sono più disposte a vendere agli Stati Uniti i farmaci utilizzati per i mix letali delle esecuzioni di pene capitali.
La storia dell’Oklahoma vede protagonista il detenuto Kenneth Hogan, 52 anni, dei quali 27 nel braccio della morte. Hogan era stato condannato alla pena capitale per omicidio nel 1988 quando aveva accoltellato una donna con la quale aveva fumato cannabis. Per l’esecuzione è stata utilizzata un’iniezione di pentobarbital, un anestetico comunemente usato per l’eutanasia degli animali.
Prima di morire, Hogan ha detto: “Sono colpevole e mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni. Mi sento un sapore chimico in bocca, vado, vado…”.
Come altri Stati americani anche l’Oklahoma, dopo l’esaurimento delle scorte di barbiturici, ha iniziato ad utilizzare questo farmaco, non approvato a livello federale, dopo il rifiuto dei produttori europei di proseguire le forniture per le esecuzioni. Hogan è il secondo in Oklahoma condannato a essere giustiziato con questo prodotto. Il primo, Michael Lee Wilson, era stato ucciso il 9 gennaio scorso: ”Sento tutto il corpo bruciare”, aveva detto mentre l’iniezione iniziava a fare effetto.