Il Dipartimento Agricoltura USA risarcisce milioni di dollari a indiani e afroamericani discriminati

Il segretario degli Interni dell’amministrazione Obama, Ken Salazar, lo ha definito «un giorno che rimarrà scolpito nelle nostre memorie e nei nostri libri di storia» mentre il segretario all’Agricoltura Tom Vilsak ha detto trattarsi di «una pietra miliare nei tentativi dell’amministrazione americana di voltare una pagina triste delle propria storia».

L’atto firmato dal senato diventerà una legge federale. L’amministrazione Obama ha deciso, dopo un lungo e sofferto percorso giudiziario cominciato anni or sono, di chiudere questo contenzioso e rimborsare così una somma straordinaria ai contadini indiani e afroamericani ingiustamente discriminati negli anni dall’USDA, il dipartimento di stato per l’agricoltura. L’accordo prevede 1,2 miliardi di dollari per gli agricoltori afroamericani e 3,4 miliardi per i proprietari terrieri indiani.

Nel caso degli Indiani, almeno 300000 proprietari terrieri sono stati defraudati dei diritti economici che lo stato gli avrebbe dovuto versare per lo sfruttamento di beni naturali come acqua, olio, gas secondo una legge del 1887. Inoltre, dal dopoguerra, l’USDA, il Dipartimento Americano per l’Agricoltura, ha adottato pratiche discriminatorie nell’assegnazione dei prestiti e dei sostegni all’agricoltura, sfavorendo sistematicamente gli afroamericani. Il processo di questi ultimi, pur seguendo un iter parallelo, si è fuso in un secondo momento con la causa degli indiani.

Il rimborso è l’atto conclusivo di una vicenda giudiziaria che ha conosciuto molte traversie. La causa si protrae nelle sale di tribunale fin dal 1986 ed uno dei giudici del processo l’ha comparata a “Casa Desolata”, il romanzo di Charles Dickens che racconta di un estenuante, ingiusto procedimento legale. Citando un passaggio del romanzo, il giudice distrettuale James Robertson ha notato che «nel corso del tempo la causa è diventata così complicata che due avvocati non possono parlare di questa per più di cinque minuti senza trovarsi in un disaccordo totale sulle premesse».

Elouise Cobell, membro della tribù dei Piedi Neri di Browining, Montana, nonché querelante principale della causa, racconta che gli è mancato il respiro quando ha saputo che il senato aveva passato la legge. In precedenza aveva detto giornalisti di sentirsi scoraggiata, dopo che la camera aveva inutilmente tentato più volte di far passare la legge, e dopo che due indiani che avrebbero avuto diritto ai rimborsi erano morti nella loro riserva.

La legge è stata bloccata almeno sette volte durante quest’anno. I repubblicani al Senato hanno contrastato i tentativi di includere i fondi utili nella legislazione in corso e il loro ostruzionismo ha provocato le dure proteste del leader democratico dei senatori, Harry Reid, che aveva detto a suo tempo che i repubblicani stavano “negando giustizia” a dei cittadini americani per “dei meschini calcoli politici”.

Per il Dipartimento Americano dell’Agricoltura i guai potrebbero non essere finiti. Al giorno d’oggi, ci sono cause milionarie pendenti contro il dipartimento, intentatr da Ispanici e donne agricoltori.

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fmontorsi