
MELBOURNE (AUSTRALIA) – Vanessa Tanasio, 41enne australiana, era clinicamente morta sotto i ferri. Il suo cuore aveva smesso di battere per ben 40 minuti. Poi il risveglio.
La donna aveva subito due attacchi di cuore a pochi minuti di distanza. Il primo mentre stava per portare i suoi due figli a scuola, il secondo sul tavolo operatorio. L’incredibile fatto è accaduto all’ospedale Monash Heart di Melbourne.
Come scrive il Daily Mail, la donna si era sentita male a casa e una volta arrivata in ospedale, i vari metodi di rianimazione erano falliti. A questo punto è entrato in gioco un sofisticato macchinario medico automatico, chiamato in gergo CRP (oLucas2), uno strumento di ultima generazione dal costo di 15mila dollari australiani, presente solo proprio nell’ospedale coronario di Melbourne.
I medici con questo mezzo sarebbero così riusciti a riportare in vita la donna. La macchina riesce a pompare sangue e a mantenerlo in circolazione negli organi vitali, compreso il cervello, sostituendo così il cuore.
Vanessa, dopo una settimana dal ricovero, ancora non crede al miracolo: “La cosa mi ha presa completamente di sorpresa, sono sollevato di essere ancora qui per i miei figli. I medici e gli infermieri sono stati impressionanti, così come la macchina. Qualsiasi somma di denaro raccolta per l’acquisto di attrezzature mediche è per una giusta causa, ma avere un risultato come questo è incredibile”.
