Morire per la libertà di informazione. Uno studente di 15 anni è rimasto ucciso e nove agenti sono rimasti feriti ieri, 25 gennaio, nella città venezuelana di Merida durante gli scontri legati alle proteste contro l’oscuramento di Rctv, canale tv critico nei confronti del presidente Hugo Chavez.
Universitari e ragazzi di scuole superiori hanno sfilato con le mani dipinte di bianco tentando di raggiungere la sede dell’autorità di regolamentazione dei media: dapprima sono stati respinti da un piccolo gruppo di sostenitori di Chavez e poi inseguiti da polizia in assetto antisommossa.
Dalla mezzanotte di sabato il governo venezuelano ha sospeso le trasmissioni di sei emittenti televisive via cavo, fra le quali la Rctv, che nel 2007 era stata esclusa dalle trasmissioni in chiaro per non aver diffuso un discorso ufficiale del presidente. Quest’ultimo oscuramento è stato criticato da gruppi di tutela della libertà dei media e dall’organizzazione degli Stati americani.
