Un’agenzia di escort mette all’asta la verginità di una teenager

SYDNEY – Un’agenzia australiana di escort offre la verginità di un’adolescente per 15.ooo dollari. Immediata l’indignazione dei gruppi della comunità che hanno detto che è come “tornare secoli addietro, prima della liberazione delle donne”.

Un’inchiesta condotta dalla società di consulenza dell’industria del sesso Brothel Busters ha rilevato che l’agenzia di Sidney, MyOutCall, offre la ragazza di nazionalità cinese, diciannovenne e studentessa presso l’Università di Sydney,  per quattro giorni in cambio di una somma di 15mila dollari.

Brothel Busters ha inoltre scoperto che l’agenzia vorrebbe un deposito di 2000 dollari con il saldo da pagare al ricevimento dei servizi dalla ragazza. Contattato dal Daily Telegraph un manager di MyOutCall che si fa chiamare Duncan ha confermato che l’offerta era reale. “E’ abbastanza comune a Sidney” ha dichiarato, aggiungendo che aveva già ricevuto le proposte di “due clienti molto interessati”.

Le dichiarazioni hanno fatto drizzare i capelli al portavoce dell Australian Family Association, Tim Cannon, che ha detto che la vicenda “ha risollevato l’orribile spettro della schiavitu”. Cannon ha precisato che “vendere la verginità di una donna ci riporta indietro alla riduzione in schiavitù delle persone. Il danno che arreca alla società e ai sacrifici fatti per ottenere il rispetto della dignità umana non può essere sottovalutato”.

Il capo della Brothel Busters, Chris Seage, ha detto:”C’è un tema tristemente ricorrente tra le giovani ragazze asiatiche che vengono in Australia per studiare e lavorare, e indebitarsi. E’ chiaro che chi fa questo ha bisogno dei soldi con urgenza”. Seage ha detto che con la legge attuale non vi sono in atto “meccanismi per proteggere le ragazze da questo tipo di situazione”, né vi è alcuna legge per dissociare il servizio di accompagnamento dallo “sciacallaggio della verginità”.

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Daniela Lauria