La Francia ha una serie di arcipelaghi e isolotti sparsi per il mondo che vengono controllati dai legionari fin dai tempi delle conquiste coloniali: ora, molte di queste isole rischiano di rimanere abbandonate. Il Governo francese ha infatti deciso tramite la legge di programmazione militare approvata l’anno scorso, che nel 2014 si dovranno tagliare 60mila militari per risparmiare.
Ci sono diversi militari francesi sparsi nel mondo a proteggere queste postazioni; da quest’anno è iniziato il dibattito su che fare, ossia se rimanere o no su questi avamposti dove più che di questioni militari ci si occupa di pratiche da biologi. Alcune isole sono diventate un caso politico come quella di Clipperton, o Isola della Passione, a 1300 chilometri dal Messico nel Pacifico: sull’isola da anni non sventola nessun tricolore francese dato che c’è solo una stazione metereologica. Per questa ragione, l’isola viene utilizzata dai narcos come retrovia.
Ci sono poi isole che stanno diventando un caso politico come l’arcipelago delle Isole Sparse che il Madagascar indipendente dovette cedere alla Francia. Dice Christian Cointat, senatore che rappresenta i francesi d’Oltremare per il partito di Sarkozy: «Ritirare i nostri soldati dalle Isole Sparse sarebbe una catastrofe». L’arcipelago comprende le isole di Europa Juan la Nova dove sono fra l’altro iniziate delle prospezioni petrolifere, il mini-arcipelago delle Glorieuses che i pirati somali userebbero volentieri come base e Bassas da India.
David Roux, 39 anni, è un gendarme che si è offerto volontario per andare a passare 45 giorni sull’isola di Europa insieme a 14 uomini del Sesto reggimento del Genio di Angers; sull’isola sventola il tricolore francese dal 1897. Racconta il militare che lui non fa lo scienziato ma che il suo lavoro è quello di proteggere le uova delle tartarughe marine. Il “pattugliamento-tartaruga” per Roux è comunque stimolante come impegno: «Le fregate saccheggiano le spiagge, solo un uovo su mille diventa una tartaruga adulta. Allora ne salvo qualcuna. Le metto nel mio secchio e le libero in mare di notte».
Se Roux se ne dovesse andare, ci sarebbe una probabile estinzione della tartaruga marina in quel pezzo di oceano.
