Arriva “Sonderkommando Revolt”, il videogioco in cui gli ebrei massacrano i nazisti

Il gioco comincia con una scritta: “Questo gioco è solo un prodotto dell’immaginazione, senza connessioni ad avvenimenti dell’Olocausto”.

Subito dopo appaiono i soldati nazisti e i deportati nudi. Poi un uomo che sta per essere ucciso da un plotone d’esecuzione, “1944. Zalmen Gradowski, 31 anni, ebreo, Ucraina”. Poi un clic sul play, una mano che impugna una pistola alla ricerca di qualcuno, e via: “Fuggito dall’esecuzione. Dalla rivolta all’assassinio”. Un portone di ferro che si spalanca, graffiti rossi “Hitler=Satan” su mattonate, le camerate dei prigionieri al Blocco 11, cumuli di teschi, corpi che bruciano nei forni crematori o stanno ammassati su pozze di sangue, un cane che azzanna un internato, i ritratti di Adolf, e la mano che comincia a sparare sui kapò, ad accoltellarli, a consumare la vendetta che in realtà non c’è mai stata.

Tutto questo è il videogame “Sonderkommando Revolt” prodotto dalla sigla Team Raycast e scaricabile tra qualche giorno. Sul web però gira già l’anteprima visibile qui di seguito.

Il videogioco ricalca in parte il film di Quentin Tarantino, “Inglorious Bastards” (Bastardi senza gloria”) e riscrive in un modo molto semplice la storia dell’Olocausto: cosa sarebbe successo se gli ebrei si fossero ribellati nei lager? A differenza però del film di Tarantino, in questo caso però manca l’ironia e la qualità del videogame è scarsa, con svastiche disegnate al contrario e grafica elementare .

“Ma nessuno pensa al fatto che ci sono stati milioni di persone che sono morte sul serio?” scrive un anonimo commentatore fra i post di YouTube, proprio sotto il trailer del videogioco. E poi: “È un’offesa alle famiglie di chi è morto davvero nei campi di sterminio. Non ci si diverte su queste cose”.

La PlayShoah infatti di commenti ne scatena molti. C’è chi chiede ironico: “A quando un bel giochino sulla Notte dei Cristalli?”. “Sono ebreo, ecco il gioco che aspettavo da tanto” scrive qualcuno nella medesima lista dei commenti. Con un altro anonimo che si consola e dice; “Spero che stiate soffrendo tutti, nazisti di m…”.

I pupazzetti sparatutto col pigiama a righe, in realtà, toccano anche animi diversi e rispondono a un pubblico che apprezza. “Kosher porno” l’ha definito una volta un giornale israeliano: il desiderio proibito di molti ebrei, il sogno d’una rivolta alla soluzione finale, d’una violenza che avrebbe cambiato la storia.

Ecco il trailer del videogioco:

Published by
Lorenzo Briotti