LONDRA – Julian Assange non sara’ estradato immediatamente in Svezia. L’australiano potra’ chiedere l’esame alla Corte Suprema perche’ il suo caso e’ di interesse generale del pubblico. Lo ha stabilito oggi un tribunale a Londra. Non e’ detto pero’ che il capo di Wikileaks convinca la Corte. Va osservato che Assange deve ancora chiedere alla Corte Suprema di esaminare il suo caso. L’ Alta Corte si e’ limitata a stabilire che gli e’ concesso di farlo indipendentemente.
Il punto su cui la Corte ha individuato nel caso Assange un interesse generale del pubblico e’ quello della validita’ dei mandati di arresto europei, un tema oggi in discussione anche in Parlamento. ”Sono felice”, ha detto il capo di Wikileaks dopo il verdetto. Julian Assange ha 14 giorni di tempo per presentare una richiesta scritta di ricorso alla Corte Suprema, il massimo organo giudiziario del Regno Unito. Non e’ chiaro quanto tempo ci metteranno i giudici a esaminare l’appello.
E’ ”altamente improbabile” che Julian Assange faccia Natale in Svezia: lo ha detto all’Ansa un legale dell’australiano. I tempi dell’esame del ricorso da parte della Corte Suprema – ha detto l’avvocato – sono di 2-4 settimane, oltre alle due settimane concesse al capo di Wikileaks per presentare appello. L’Alta Corte, che oggi ha dato all’australiano il permesso di fare ricorso su una questione che solleva un caso di ”generale interesse del pubblico”, ha detto che la Corte Suprema deve decidere ”il prima possibile”.
”Una grande decisione”: cosi’ Julian Assange ha commentato il parere dell’Alta Corte di Giustizia che lo ha autorizzato a presentare ricorso alla Corte Suprema sulla legittimità dei mandati di arresto europei. ”E’ una grande decisione in un momento in cui il Parlamento britannico esamina la stessa questione”, ha detto Assange parlando fuori dall’Alta Corte. ”La battaglia per la giustizia continua”, ha detto Julian Assange dopo il parere della Corte di Giustizia che lo ha autorizzato a presentare ricorso alla Corte Suprema sulla base che il suo caso e’ di ”interesse generale del pubblico”.