La pubblicazione dei file del Dipartimento di Stato sono ”’solo l’inizio”. L’obiettivo del fondatore di Wikileaks Julian Assange, scrive la rivista Forbes in una ”rara intervista”, è il ”grande business”.
“All’inizio del prossimo anno – dice Assange nell’intervista a Forbes – una grande banca americana si ritrovera’ ‘turned inside out’ (rovesciata). Decine di migliaia dei suoi documenti verranno pubblicati su Wikileaks, al di là delle richieste dei manager o altri avvertimenti”.
La pubblicazione, scrive Forbes, “mettera’ a nudo i segreti della finanza” sul web, a vantaggio di ogni “cliente, concorrente, o legislatore”.
L’intervista, di circa due ore, e’ stata realizzata l’undici novembre scorso a Londra. “E’ una grande banca americana?”, gli viene chiesto. ”Si”’, risponde Assange. ”Non vi dirò di più. Esporrà i livelli esecutivi in un modo che stimolerà indagini e riforme. Presumo”.
In arrivo, quindi, una nuova ondata di pubblicazioni dedicate a banche e alta finanza. ”Dovremmo trovare un bel nome per quando diffonderemo in futuro altre grandi masse di documenti”. Megaleaks? ”Va bene, è un nome che mi piace”. Così il giornalista di Forbes, Andy Greenberg, suggerisce, con un certo successo al padre fondatore di Wikileaks, Julian Assange, come ribattezzare le prossime ‘soffiate’ di carte confidenziali, stavolta sul mondo delle banche americane.