I missili dell’Iran erano puntati nel 2007 contro obiettivi nelle province afghane di Herat e Farah sotto comando italiano. Inoltre gruppi talebani finanziati e armati dall’Iran nell’estate del 2009 lanciavano razzi contro la base italiana di Camp Arena “per dimostrare il proprio attivismo” a Teheran. Lo si legge in alcuni dei 15.000 file Usa sull’Afghanistan di Wikileaks, rimasti inediti.
Missili sugli italiani nel 2007. Secondo i nuovi file di wikileaks, i missili dell’Iran erano puntati nel 2007 contro obiettivi nelle province afghane di Herat e Farah sotto comando italiano. Dai dispacci americani emerge anche che alcuni gruppi talebani “operano sotto direttive emanate dal governo iraniano”, con Teheran che aveva “dispiegato truppe al confine” per offrire supporto agli insorti.
“I talebani pianificano attacchi contro il campo di atterraggio di Shindand, e le forze della coalizione devono aspettarsi assalti a scopi diversivi su Farah e Herat per distogliere l’attenzione da un’operazione in grande stile”, si legge in un dispaccio dell’intelligence americana datato 21 luglio 2007 ottenuto da Wikileaks.
“E anche significativo che ci siano stati rapporti sul fatto che l’Iran abbia puntato i missili contro il campo di atterraggio e altre località del comando ovest. I missili sono sei, tra i bersagli c’è anche il Prt di Farah”, continua il dispaccio. “Gli iraniani hanno detto di aver puntato i missili contro questi bersagli perche si aspettano un attacco statunitense contro la Repubblica islamica”.
Il sostegno dell’Iran ai talebani, finanziario e nei rifornimenti di armi, andava anche oltre: nel giugno dello stesso anno, “il governo iraniano ha dispiegato truppe lungo il confine con il distretto di Ghoryan (nella provincia di Herat, ndr) e pianifica di offrire supporto agli insorti”. Nel dispaccio, ottenuto da Wikileaks, e datato 24 giugno 2007, si descrivono le attivita’ di un gruppo di talebani “guidati da sei iraniani”, e attivi nella provincia di Herat.
Finanziamenti per attaccare gli italiani nel 2009. Nella Repubblica islamica gli insorti venivano poi addestrati all’uso dei micidiali Ied, gli ordigni artigianali, forniti dall’Iran stesso, sempre secondo i file americani diffusi dal sito di Julian Assange.
“Il gruppo talebano di Gholam Yahya Akbary (GYA) è in possesso di alcuni razzi iraniani e mine a pressione per lanciare attacchi nel distretto di Ghozareh (a sud di Herat, ndr). Il gruppo ha ricevuto tutto l’equipaggiamento ed i finanziamenti dall’Iran, e dimostra le sue attività alla Repubblica islamica, talvolta sparando razzi e granate su Camp Arena e altri obiettivi”, si legge nel dispaccio militare Usa datato 24 giugno 2009.
A luglio 2009, kamikaze arrivati da “Iran e Pakistan” e “coordinati da figure di primo piano dell’intelligence iraniana” pianificavano attacchi suicidi a Herat. In un altro file di agosto 2009, si riferisce che il GYA “ha ricevuto sostegno finanziario da (redatto, ndr), un alto ufficiale dell’intelligence iraniana, e progetta attacchi contro la città e l’aeroporto di Herat all’indomani delle elezioni”. In quelle settimane si contarono almeno due attacchi a colpi di razzi contro Camp Arena, senza fortunatamente causare vittime nè danni.
In altri file, ottenuti da Wikileaks, si delineano le attività di addestramento “in Iran” dei talebani all’uso e all’assemblaggio dei micidiali Ied. In un dispaccio del settembre 2009 si fa riferimento a “sei mine anticarro molto potenti ricevute dall’Iran” che i talebani “utilizzeranno contro le forze della coalizione internazionale o esponenti di spicco della polizia afghana”. Gli ordigni potevano essere azionati con un telecomando, fino a una distanza di due chilometri.