Quello di Julian Assange è un ”servizio pubblico” e ”una battaglia per la democrazia nel mondo”. E’ l’opinione del regista Ken Loach, uno dei sei garanti impegnati per la scarcerazione del numero uno di Wikileaks, per il quale era pronto anche a pagare 20mila sterline. Loach, in un’intervista a La Stampa definisce la sentenza che ha respinto la richiesta di scarcerazione di Assange ”bizzarra”.
”E’ difficile dire perchè non gli abbiano dato la libertà su cauzione – dice – Noi eravamo qui per questo, disposti a sostenerlo di tasca nostra. Ma non siamo soli”. Il regista che dice di non conoscere personalmente la mente di Wikileaks, sulle accuse di stupro mosse contro di lui commenta: ”Voi non trovate curioso che vengano fuori all’improvviso, proprio nel bel mezzo di un lavoro che sta mettendo in imbarazzo alcuni degli uomini e delle nazioni più potenti del pianeta?”.