PARIGI – Wikileaks contro l'Unesco. L'organizzazione di Julian Assange ha denunciato l'organismo Onu per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, con sede a Parigi, perche' oggi e domani ospita una conferenza su Wikileaks e sui nuovi media, senza aver aver accettato nemmeno un rappresentante dell'organizzazione stessa. Una ''censura'' che ha fatto infuriare Assange, che ora chiede addirittura ai suoi sostenitori di "occupare l'Unesco".
L'incontro, intitolato 'The Media World after WikiLeaks and News of the World', e' stato organizzato dal World Press Freedom Committee (WPFC), in cooperazione con la divisione per l'Informazione e la comunicazione dell'Unesco. ''Wikileaks denuncia l'Unesco che censura Wikileaks da una conferenza su Wikileaks'', attacca in una nota diffusa su internet l'organismo di Assange. Gli organizzatori dell'evento, prosegue il comunicato, non hanno accettato la richiesta dei rappresentanti di Wikileaks di partecipare all'incontro.
E per motivare il proprio rifiuto si sono appellati a una peculiare interpretazione della liberta' d'espressione, dicendo di ''avere la liberta' di invitare chi pare a loro'', denuncia ancora l'organismo.
''Invocare la 'liberta' di espressione per censurare Wikileaks su una conferenza che riguarda Wikileaks e' un'assurdita' orwelliana. Un'intollerabile abuso della carta dell'Unesco. E' tempo di occupare l'Unesco'', afferma lo stesso Assange, che chiede all'organismo Onu di aprire un'indagine sulla vicenda.
Alla conferenza sono stati invitati 37 relatori – fra cui i rappresentanti dei giornali che l'anno scorso hanno collaborato con Wikileaks per diffondere i controversi cablogrammi della diplomazia Usa. L'obiettivo è discutere di giornalismo tradizionale e giornalismo partecipativo nell'era delle nuove tecnologie, anche rispetto a tematiche come l'etica e la liberta' d'espressione.
