Cronaca Mondo

Wuhan, pipistrello morto nella zuppa di maiale. Famiglia terrorizzata fa il tampone

A Wuhan il terrore di contrarre il Covid-19 è sempre altissimo, soprattutto quando si tratta di pipistrelli.

In un ristorante di Wuhan, la famiglia Chen ha acquistato una confezione di zuppa di maiale surgelata ma dopo aver trovato un pipistrello morto, i componenti terrorizzati sono andati di corsa a fare il tampone per il Covid-19.

Una foto pubblicata dal Daily Mail mostra il piccolo mammifero nero con le ali e il corpo raggomitolati mentre fluttua nella zuppa.

Dopo la sconvolgente scoperta, per timore di aver contratto il coronavirus, la famiglia si è recata in ospedale. Secondo i media locali il tampone era negativo.

Il coronavirus o Covid-19 e l’epicentro di Wuhan

Il virus ha avuto origine a Whuan, in Cina, l’anno scorso e si è ipotizzato che provenga da animali selvatici, tra cui pipistrelli e pangolini.

Il 10 luglio la famiglia Chen ha ordinato zuppa di maiale surgelata in un ristorante vicino casa a Wuhan, nella provincia di Hubei.

Il padre ha mangiato un po’ di brodo ma non aveva notato nulla di insolito, secondo quanto riferito da Hubei Television.

Sono rimasti scioccati quando, tre giorni dopo l’acquisto, hanno trovato il pipistrello morto nella zuppa avanzata.

L’offerta del ristorante

Il ristorante si è offerto di rimborsare la famiglia ma precisando che avevano acquistato la zuppa surgelata da un produttore locale.

Quest’ultimo, alle domande dei media, ha negato che il pipistrello fosse nel brodo mentre stavano cucinando la zuppa.

“I pipistrelli volano la notte ma noi prepariamo la zuppa durante il giorno. Quando finiamo sigilliamo la pentola immediatamente e la mettiamo  in frigorifero”.

La sua ipotesi è che il pipistrello sia finito nella zuppa quando la famiglia ha tolto il contenitore dal frigorifero.

Le autorità locali hanno avviato un’indagine dopo aver ricevuto una denuncia dalla famiglia Chen.

Tuttavia non sono stati in grado di identificare quando e come il pipistrello sia finito nella zuppa dal momento che è stato trovato tre giorni dopo l’acquisto. (Fonte: Daily Mail)

Published by
Caterina Galloni