Yara, riascoltate centinaia di testimonianze: nessun indizio decisivo

Yara Gambirasio

Nessuna traccia di Yara Gambirasio. Neppure oggi le ricerche di forze dell’ordine e volontari in provincia di Bergamo hanno dato esito positivo. Nonostante il gelo di stamani, 6 gennaio, i carabinieri sono tornati, di prima mattina, nella zona del tempio romanico di San Tomè, ad Almenno San Salvatore (Bergamo), dove hanno setacciato chilometri di campagne e boschi alla periferia del paese, insieme alle unità cinofile. Ma della tredicenne scomparsa il 26 novembre scorso da Brembate Sopra (Bergamo, ancora nulla.

Le ricerche riprenderanno domani mattina, anche in caso di pioggia. Sul fronte delle indagini, dopo l’ennesima uscita di scena del testimone Enrico Tironi, che secondo i riscontri sulle celle telefoniche al momento della scomparsa di Yara non poteva essere in via Rampinelli, come invece lui aveva affermato, gli investigatori stanno riascoltando un centinaio di persone, tra vicini di casa, conoscenti e amiche della ragazzina, per fare luce su eventuali particolari ancora poco chiari.

Ma nonostante i tanti interrogatori, le ricerche serrate e le innumerevoli segnalazioni, la verità è che 41 giorni dopo la scomparsa di Yara, gli inquirenti stanno battendo ancora tante piste, e sembrano non esserci indizi decisivi per il prosieguo delle indagini. Questa mattina, intanto, la ragazzina è stata citata di nuovo nelle messe celebrate nella parrocchia di Brembate Sopra e poi nel corso della maratona sul Brembo, organizzata dai Runners Bergamo. Prima della partenza della gara è comparso uno striscione con la fotografia della tredicenne e la scritta ‘Yara deve tornare a casa’.

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