E ancora: “L’Italia, i palazzi del Potere, le aziende sono piene purtroppo di persone che ancora non hanno capito che quel tempo è finito, sta finendo, basterebbe vivere nella realtà per capirlo, osservare i dati che vengono dai risultati elettorali per saperlo con certezza: verrà il giorno, è vicinissimo, in cui la ‘fedeltà’ acritica e cieca, interessata al potente di riferimento non sarà più sufficiente a garantire un posto, uno stipendio, un potere. Sta arrivando il giorno in cui ciascuno sarà misurato sulla sua capacità, la lealtà, la cura per l’interesse collettivo e non per il proprio, il coraggio.
E poi: “Vale per il presidente del Consiglio come per i presidenti del proprio condominio, per gli esponenti di partito e per i rappresentanti sindacali, per la destra e la sinistra, per tutti. Sarà un processo lungo, perché in molti hanno moltissimo – tutto – da perdere, ma è irreversibile. E’ il verso della storia”.
C’è di più: “Dunque, non vale la pena che ci mettiamo qui a esaminare i veleni esalati da Dagospia e senz’altro utilizzati come fonte, oggi o domani, da giornali e tv organiche al sistema in agonia. E’ quella roba lì, quel potere marcescente e in parte già in galera. Voi che leggete queste righe avete già tutte le risposte, le avete avute nei giorni, in diretta, avete saputo quel che accadeva mentre stava arrivando. Vengo dunque piuttosto le notizie cosiddette ufficiali, alle agenzie di stampa che rilanciano rielaborandole certe fonti anonime per dare per certo il passaggio di mano alla direzione di questo giornale. Il mio contratto non è ‘in scadenza’, come direttore non ho ricevuto comunicazione alcuna, l’unico titolato a darmi indicazioni in questo senso è il mio editore esattamente come è avvenuto all’atto della mia nomina. Lui e non altri”.
L’articolo è stato riportato per intero da Dagospia, cui questo nostro blog è linkato.
Dagospia ha risposto prima inviperito del suo, poi quasi paterno.
Prima la pubblicazione dell’articolo citato sopra è introdotta da queste righe: L’IGNOBILE VENDETTA DI CONCITA – LA REAZIONE AL NOSTRO PEZZO SUL SUO PROSSIMO AVVICENDAMENTO ALL’”UNITÀ”? DIFFAMARE, DIFFAMARE, DIFFAMARE (DIMENTICANDO CHE LA STRARISAPUTA NOTIZIA È ANTICIPATA DA ADN-KRONOS) – TRANQUILLA, IL TEMPO DIRÀ SE ABBIAMO SCRITTO FANGO – IL CANTO DEL CIGNO: “CI SARÀ SEMPRE UN POSTO DOVE TROVARSI” (LEI DI SICURO UN POSTO LO TROVERÀ)…
Poi l’introduzione a un articolo di Repubblica sulla vicenda: CONCITA, PERCHÉ HAI FATTO QUESTO? PERCHÉ SABATO MATTINA SEI SALITA SULLA MACCHINA DEL FANGO INVESTENDO DAGOSPIA, REO SEMPLICENTE DI AVER ANNUNCIATO IL TUO STRARISAPUTO DEFENESTRAMENTO DALL’”UNITÀ”, QUANDO SAPEVI BENISSIMO CHE IL DADO ERA TRATTO E DOPO POCHE ORE SEI STATA COSTRETTA A RIMANGIARTI IL FANGO SPARSO E PRENDERLO IN QUEL BENEDETTO POSTO? – 2- COME HAI FATTO IERI A SCRIVERE CAZZATE DEL TIPO: “IL MIO CONTRATTO NON È ’IN SCADENZA’, COME DIRETTORE NON HO RICEVUTO COMUNICAZIONE ALCUNA, L’UNICO TITOLATO A DARMI INDICAZIONI IN QUESTO SENSO È IL MIO EDITORE ESATTAMENTE COME È AVVENUTO ALL’ATTO DELLA MIA NOMINA. LUI E NON ALTRI”? E SEI STATA SUBITO ACCONTENTATA.
