Chi sarà a pagare i milioni di euro necessari per il programma di Fiorello a RadioUno, in onda forse già da marzo prossimo? Si stanno stringendo i tempi ma nessuno vuole metterci la faccia, o meglio il portafogli. Nessuno, tranne il direttore della rete Antonio Preziosi. “E’ un’operazione di immagine che pagano altri”, ha confidato ai suoi collaboratori.
Un’operazione d’immagine che pagano altri anche perchè RadioUno non ha un solo euro da destinare all’operazione Fiorello. Ha drasticamente ridotto nell’ultimo anno il numero dei Gr, aprendo un’autostrada alla sua diretta concorrente Radio 24. RadioUno ha i conti in rosso anche nel 2010.
Ecco allora l’idea geniale, frutto di un accordo Masi-Preziosi con la benedizione di Palazzo Grazioli: un’operazione per rilanciare l’immagine di entrambi, in evidente difficoltà, grazie a un extra budget milionario.
Come fare? Lo spiega Dagospia. L’escamotage di possibili passaggi televisivi a programmazione già ampiamente chiusa. Peccato che Cda e consiglieri tutti, che hanno votato palinsesti e piani editoriali, non ne sappiano niente.
Ci sarà almeno un ritorno pubblicitario, anche senza tv? Nella migliore delle ipotesi il 15-20 per cento di un totale costi che sarebbe stato stimato intorno ai 3 milioni di euro in quattro mesi, abituale durata delle precedenti stagioni radiofoniche di Fiorello.