E’ partito quindi in grande stile il toto-“chiappe d’oro”, la ricerca cioè del politico eccellente – o grande sportivo o bravo presentatore – amante di avventure sessuali diciamo di confine.
Il primo nome che torna sempre utile è quello dell’ex ministro Pecorario Scanio, che nel 2000 fece outing della sua bisessualità. Al giornalista del Corriere della Sera premette: “So che gira il mio nome e so pure quali altri nomi girano. Ignoranti! Siccome uno è bisex, pensano che vada per forza coi trans. Posto che io i trans li rispetto, e lo scriva, con loro non sono mai andato. Piuttosto ci vanno quelli sposati. Lei, per dire, sarebbe nel target…».
Anche l’ottantenne Carlo Ripa di Meana viene tirato in mezzo: una vecchia esperienza con un transessuale lo fa entrare di diritto nella lista. Ripa di Meana la butta sul ridere e ricorda che di questa storia ne parlò lui stesso in un libro degli anni 70. Non se ne pente ma adesso sarebbe fuori tempo massimo…