Pdl Campania alla guerra con Caldoro: “Meglio De Magistris”

NAPOLI –  “Tanto in tema di giustizia quanto in tema di rapporti con altre forze politiche  ci è dispiaciuto registrare nel sindaco De Magistris un interlocutore meno tendenzioso di Stefano Caldoro”. Finisce così l’atto di accusa di una ventina di deputati del Pdl campano nei confronti del governatore Stefano Caldoro.

Documento che, secondo Dagospia ” è la conferma che il rapporto tra Caldoragistris (i pidiellini vicini a Caldoro, ndr) e i berluscones ortodossi, ovvero quelli più fedeli alla linea di Nitto Palma, è ormai al punto di non ritorno. Tra stoccate, sfide a duello, polemiche e veleni incrociati, l’obiettivo del Pdl è tornare ad essere protagonista nel governo della Campania”. Secondo Dagospia, infatti, senza una pace entro metà aprile i pidiellini ortodossi potrebbero ritirare la loro delegazione dalla Giunta.

Ma chi sono i firmatari della carta secondo cui è meglio De Magistris di Caldoro. Secondo Dagospia “nell’elenco ci sono Amedeo Laboccetta (in predicato di diventare coordinatore cittadino del Pdl) e il suo futuro vicario Luigi Compagna; Raffaele Calabrò, detto OctOpus Dei, Sua Sanità in Campania; Giancarlo Lehner; Vincenzo D’Anna; Cosimo Izzo; Maria Elena Stasi. Tra i firmatari non c’è Nicola Cosentino, che però è facile immaginare condivida in pieno quanto affermato dai parlamentari”.

Assenti, invece, “le firme (e questa è invece una presa di posizione politica) di Nunzia De Girolamo e Mara Carfagna. Non ci sono nemmeno le adesioni (ma qui si tratta anche di una forma di garbo istituzionale) dei deputati-presidenti di provincia: Luigi Cesaro a Napoli e Edmondo Cirielli a Salerno”.

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Emiliano Condò