Sole a catinelle, “Checco Zalone? Quasi comunista, per 10 motivi”: Marco Giusti, Dagospia

Checco Zalone in una scena di “Sole a Catinelle”

ROMA – Altro che “anticomunista come Berlusconi”, Checco Zalone “è quasi comunista” secondo Marco Giusti, critico cinematografico e co-ideatore di Blob, che su Dagospia dimostra in 10 motivi il quasicomunismo di Luca Medici alias Zalone Checco, “alla faccia di quel che dice Renato Brunetta e di quel che scrive Michele Serra“:

“Basta con la destra che si appropria dei miti della sinistra nel cinema! Ci hanno provato con Bombolo e Alvaro Vitali, ci hanno provato con capolavori come “Viva la foca” di Nando Cicero, col Monnezza di Tomas Milian, ma non ci riusciranno con Checco Zalone e con il suo cinema. Facile per Brunetta salire sul carro dei vincitori, ammesso che ci riesca, quando un comico ha avuto un simile successo.

Perché non ha fatto lo stesso con Gianni Ciardo o con Nicola Pignataro o con Uccio De Santis, il re della barzelletta del Mudù? Che pure sono di Bari. E perché non esulta per il risultato strepitoso al botteghino di un film come “Something Good” diretto e interpretato da un vero uomo di destra come Luca Barbareschi che ha incassato ben 75.000 euro con 350 sale?

Ovvio che gli ha dato una mano Michele Serra con un articolo sul fenomeno Zalone dove si capiva solo quanto i nostri intellettuali siano svogliati e non abbiano nessuna voglia di andare al cinema in mezzo al pubblico fastidioso o di capire il perché di un successo così popolare. E poi Checco neanche era andato ospite da Fabio Fazio… Inoltre non è vero che i ricchi sono tutti comunisti. Bella scoperta.

Come non è vero che la filosofia da bunga bunga del cavaliere esprima tutta questa positività e allegria. Vedi Lele Mora, Emilio Fede, Mara Carfagna, lo stesso Brunetta e la vagonata di escort delle seratine “anticomuniste e moderate” di Arcore. Insomma. Ho avuto modo di conoscere molto bene Luca Medici alias Checco Zalone e posso dirvi che è quasi comunista perché:

1) Quando vede Matteo Renzi alla tv, cambia canale.

2) Ama il jazz e qualcuno giura di averlo sentito cantare al piano bar di Santo Spirito, in provincia di Bari, il paese nativo di Domenico Procacci, “Con una rosa” e “Che cos’è l’amore” di Vinicio Capossela.

3) Cambia il pannolone da solo alla sua bambina tutti i giorni.

4) E’ amico di Francesco De Gregori.

5) E’ stato visto alla Feltrinelli di Bari sfogliare un libro senza poi acquistarlo. In segreto si vanta pure di aver letto pure 40 pagine di “Gomorra” di Roberto Saviano.

6) Si è comprato un paio di Clark grigio topo a Roma per far colpo su Marco Travaglio quando è stato intervistato da “Il Fatto”.

7) Lo hanno visto a Roma mentre mangiava in un ristorante del centro col sindaco di Bari Emiliano o, meglio, mentre il sindaco Emiliano mangiava.

8) Non ha uno yacht né altra imbarcazione privata, ma se il suo produttore lo invita ci va volentieri.

9) E’ attento a ogni diversità. Ha dedicato una canzone agli omosessuali e, da barese, è pure amico dei foggiani.

10) Nel suo ultimo film, “Sole a catinelle“, si vedono delle bandiere rosse e si parla dei risultati di vent’anni di berlusconismo. In nessun film italiano degli ultimi anni si è mai tentata una cosa simile. Del resto è stato l’unico in Italia a farci vedere in un film il capo della Lega bere piscio durante il sacro rito dell’ampolla del dio Po.

P.s. Scordavo. In nessuno dei suoi film si è mai vista un culo femminile buttata lì per il pubblico. Se non è comunismo questo. Ditelo a Brunetta. W Bombolo W Zalone”

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