ROMA, 10 APR – Nel 2014 porterà 9 miliardi di spesa in meno il calo dei tassi d’interesse sui titoli di Stato italiano, grazie alla discesa dello “spread” (differenze di rendimento fra i Btp italiani e Bund tedeschi). È un dato contenuto nel Def (Documento di economia e finanza) del governo Renzi, preparato dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.
A settembre, Fabrizio Saccomanni per il governo Letta aveva previsto di spendere 91,5 miliardi per pagare gli interessi sul debito pubblico. Padoan ha previsto spese per 82,55 miliardi. Un risparmio di 9 miliardi che diventerà di 15 miliardi nel 2015 e nel 2016.
Nello specifico, la minore spesa per interessi emerge dal confronto dei due documenti programmatici anche nel 2015 e 2016. L’aggiornamento al Def presentato da Saccomanni lo scorso 20 settembre indicava una spesa pari a 97,5 miliardi nel 2015 e a 101,5 miliardi nel 2016. Il nuovo Def fissa invece la spesa rispettivamente a 82,096 e a 85,339 miliardi: il risparmio si attesta quindi a 15,4 e a 16,2 miliardi.