Crescono gli impieghi delle banche italiane, trainate dalla richiesta di credito da parte delle famiglie, in particolare per l’acquisto della casa. Una dinamica, spinta dai bassi tassi di interesse, che compensa abbondantemente la flessione prolungata dei finanziamenti all’impresa. Secondo il rapporto mensile dell’Abi, la dinamica dei prestiti bancari al settore privato ha segnato a maggio una lieve accelerazione, salendo del 2,8% rispetto all’anno precedente (contro il +2,2% di aprile).
Per le sole famiglie e società non finanziarie, la crescita scende pero’ all’1,7% (contro l’1% di aprile). Il dato e’ frutto di un andamento divergente dei finanziamenti alle famiglie e al settore privato. Ad aprile infatti i prestiti alle imprese non finanziarie sono scesi del 2,7%, un trend negativo che prosegue da novembre e che segna una lieve accelerazione rispetto al -2,2% di marzo, mentre gli impieghi alle famiglie sono cresciuti del 7,6% sul 2009.
Bene i mutui per i quali nel quadrimestre gennaio-aprile sono stati erogati dal sistema bancario italiano 12,26 miliardi di euro contro i 10,79 miliardi dello stesso periodo del 2009. Spinge la richiesta di prestiti per l’acquisto della casa il basso livello dei tassi di interesse, all’origine anche della predilezione degli italiani per il tasso variabile: la percentuale di questi mutui a marzo 2010 e’ salita a circa l’85% del totale di quelli erogati.
