La Gran Bretagna e la Cina hanno siglato degli accordi commerciali per il valore complessivo di 4 miliardi di dollari. L’intesa, i cui firmatari sono i due vice primi ministri Li Keqiang e Nick Clegg, da quanto si apprende dal Wall Street Journal, interessa il settore automobilistico e quello energetico.
Nello specifico, gli accordi commerciali annoverano un’intesa tra la BP PLC e la China National Offshore Corp, entrambe società petrolifere, per delle esplorazioni dei fondali marini nelle acque del mare della Cina del Sud. Invece, la maggiore compagnia petrolifera cinese, la PetroChinaCo., ha ratificato un accordo di collaborazione con la IneosHoldings PLC per la lavorazione del petrolio greggio nelle raffinerie di Grangemouth in Scozia e di Lavera in Francia e la sua successiva commercializzazione. Nel settore automobilistico l’intesa prevede la vendita nel 2011 di 40 mila autovetture della Jaguar e della Land Rover per un valore complessivo di oltre un miliardo di sterline.
Questi accordi bilaterali dovrebbero spingere l’industria del Regno Unito a creare molti più posti di lavoro e raddoppiare entro il 2015 il giro di affari con la Cina dopo che nel 2010 il volume commerciale tra i due Paesi si è assestato sui 40 miliardi di dollari.
Il vice premier Li ha anche ribadito che la Cina sta rafforzando il suo regime sui diritti sulle proprietà intellettuali a cui spera che la Ue garantisca lo status economico. Tale status permetterebbe a Pechino una maggiore protezione contro le limitazioni commerciali e renderebbe più complicato per la Ue imporre tasse aggiuntive sui prodotti cinesi a basso costo.
