Il caro bolletta di Viterbo supera di quasi 10 punti quello di Treviso (+44,7%), seconda città per incremento a livello Nazionale. Seguono Palermo (+34%), Venezia (+25,8%), Udine (+25,8%), Asti (+25,3%), Ragusa (+20,9%), Carrara (+20,7%), Massa (+20,7%) e (Parma +20,2%). Gli aumenti hanno superato il 10% in altre 10 città.
Incrementi inferiori al 10% si sono registrati in 80 capoluoghi di provincia. Mentre aumentano le bollette, però, diminuiscono sia la soddisfazione che la fiducia da parte degli utenti, soprattutto dopo che la Commissione Europea ha ridotto a 10 milligrammi/litro il tasso d’arsenico ammesso nell’acqua, rendendola di fatto inutilizzabile a scopi potabili per circa un milione di persone.
Secondo Cittadinanzattiva, a livello nazionale, il 54% degli italiani non beve acqua fornita dal servizio idrico integrato. Al sud la percentuale sale al 60%.
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