ROMA – AddioTrise, arriva il Tuc. Per ora è solo un emendamento proposto dal Pdl, quindi soggetto a mille evoluzioni e cambiamenti. fatto sta che nel dibattito sull’Imu (a dicembre non si pagherà, parola di Letta) e la Trise ancora da rodare, ecco arrivare una nuova siglia. L’emendamento, a prima firma di uno dei due relatori alla Legge di Stabilità Antonio D’Alì (Pdl), propone la riscrittura totale del capitolo sulla Service Tax con l’introduzione del Tributo unico comunale in sostituzione dell‘Imposta municipale propria.
Sarebbe così decretato lo stop alla Trise (composta di Tari e Tasi) e ci sarebbe un nuovo successore dell’Imposta municipale propria.
L’emendamento stabilisce che “in attesa del riordino complessivo dell’imposizione immobiliare, a decorrere dall’anno 2014, l’imposta municipale propria è sostituita dal Tributo unico comunale”, denominato Tuc, “in misura del 10,6 per mille da applicare sugli immobili e sui servizi indivisibili”. Il Tuc sarebbe articolato in due componenti: sostituirebbe, per la componente immobiliare, l’imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali dovute in relazione ai redditi fondiari relativi ai beni non locati e l’imposta comunale sugli immobili. Per la parte dei servizi, i costi relativi alla gestione dei servizi indivisibili“.