Continua la guerra del passaporto tra la compagnia aerea Ryanair e l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile.
I due consiglieri del Partito democratico della Regione Lombardia Giuseppe Benigni e Marcello Saponaro, sostenendo le ragioni della compagnia irlandese, hanno annunciato una interrogazione al governatore Formigoni per chiedergli di intervenire a favore della concorrenza sospettando che la «decisione dell’Enac sia un ennesimo tentativo di tutelare l’Alitalia».
La Assotravel (Confindustria) si schiera invece con l’Enac chiedendo a Ryanair di «rispettare la sovranità nazionale».
La Sat, la società che gestisce l’aeroporto di Pisa Galileo Galilei, in una nota per tranquillizzare gli azionisti (è in Borsa dal luglio 2007) ha affermato che «il contratto pluriennale in vigore con Ryanair prevede l’obbligo di garantire i volumi di passeggeri indipendentemente dalle destinazioni servite». Quindi se dovesse cancellare i voli nazionali a Pisa recupererebbe con quelli internazionali.
La vicenda era arrivata sulle pagine dei giornali alla vigilia di Natale dopo che Ryanair ha ipotizzato la cancellazione dei voli interni dal 23 gennaio su dieci scali italiani, tra cui Pisa e Ciampino.
Alla base del clamoroso annuncio una legge italiana del 2000 che prevede l’utilizzo non solo del passaporto o della carta di identità nei voli interni ma anche di «altri documenti» come il porto d’armi o le tessere professionali purché rilasciate da una «amministrazione dello Stato». Ryanair sostiene che questa pratica è in contrasto con le leggi di sicurezza internazionali e ha innescato una braccio di ferro con l’Enac.
Se l’Italia non si adegua, dal 23 gennaio stop ai voli interni. Lo scontro resta tra l’irlandese Michael O’Leary, fondatore della compagnia aerea regina delle low cost e il siciliano Vito Riggio, presidente Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile.
Sia il sindaco di Pisa Marco Filippeschi sia l’amministratore delegato della Sat Gina Giani hanno ridimensionato la vicenda. Filippeschi è sicuro che «presto si troverà una soluzione ragionevole». La Giani precisa che «i rapporti con Ryanair sono ottimi, non abbiamo nessun interesse a entrare in conflitto con questa compagnia che a Pisa ha realizzato importanti investimenti».