La ricchezza del sottosuolo africano ha sempre attratto investitori stranieri, ma questa volta la nuova corsa all’ oro nel continente è rappresentata da una fetta di mercato da un miliardo di persone.
Molti analisti finanziari infatti ritengono che la classe media africana è in grande espansione e i dati confermano questo andamento. Dal 2000 al 2009, gli investimenti stranieri in Africa sono aumentati di 6 volte toccando la cifra di 58,56 miliardi di dollari e nell’anno appena passato il Fondo Monetario Internazionale ha stimato la crescita del continente al 5%.
Il prezzo elevato di beni di consumo come il telefono cellulare, infrastrutture migliori, dei governi più stabili e la creazione di posti di lavoro attraverso investimenti stranieri hanno sostenuto una espansione economica che di fatto ha accresciuto il benessere di molte persone.
Nel continente africano però la povertà la fa ancora da padrone e molti casi di corruzione sono ancora impuniti. Secondo uno studio dell’ agenzia americana per la Cooperazione alla sviluppo, in Togo ci sono 25,62 di dollari in mazzette da pagare nei 5,7 posti di blocco che si incontrano in media ogni 100 km. Nel confinante Benin, invece per lo stesso numero di chilometri la cifra da sborsare era vicina ai 100 di dollari.