ROMA, 15 MAG – Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, il cui mandato scade domani 16 maggio, puo’ essere prorogato per un massimo di 60 giorni. E’ quanto scrive la seconda sezione del Consiglio di Stato in un parere richiesto dalla stessa Agcom.
”La prorogatio dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni – si legge nel parere – non potrà protrarsi oltre i sessanta giorni dalla scadenza del mandato dei suoi componenti”.
– Secondo il parere dei giudici di Palazzo Spada, datato 9 maggio, innanzi tutto l’Autorità per le tlc rientra a pieno titolo tra gli organismi la cui nomina è di competenza parlamentare, pertanto il regime della ‘prorogatio’ puo’ essere ammesso in linea di principio. Inoltre l’Agcom, si legge nel parere, ha un ”ruolo assolutamente centrale”, nella ”organizzazione di un servizio pubblico essenziale, quale la funzione relativa all’uso a fini informativi delle frequenze televisive e radiofoniche, e nella tutela dei cittadini da un uso distorto di quei mezzi di informazione, nonche’ nella regolamentazione della propaganda, pubblicita’ e informazione politica (con relativo controllo dell’applicazione del principio della par condicio)”. Pertanto alcune delle attivita’ che l’organismo svolge ”non possono subire interruzioni”, in particolare quelle relative alla tutela dei cittadini, dei minori e a quelle sulla propaganda ed informazione politica o sulla diffusione dei sondaggi ”tanto piu’ in un momento coincidente con una tornata di elezioni amministrative, che interesserà alcuni milioni di cittadini”.
Per quanto riguarda invece i limiti entro i quali circoscrivere la proroga, il parere suggerisce di considerare gli atti di ordinaria amministrazione e quelli urgenti e indifferibili, che sarà la stessa Agcom a definire nel dettaglio ”autolimitandosi”. Quanto, infine, alla scadenza della proroga, il Consiglio di Stato esclude un’opzione senza limiti di tempo che non solo ”contrasterebbe con il sistema costituzionale”, ma contrasterebbe anche con gli obiettivi di contenimento della spesa pubblica, raggiungibili con la riduzione dei componenti del Consiglio dagli attuali otto a quattro. Da qui il limite dei sessanta giorni, gia’ adottato in analoga occasione per l’Autorita’ per l’energia e il gas. Il Consiglio dell’Agcom scade domani ma, come riferisce la stessa Autorita’ in considerazioni riportate nel parere di Palazzo Spada, ”non vi è sicurezza che il Parlamento proceda alle nomine, entro la data di scadenza”.
