ROMA – Air Berlin taglia 900 posti di lavoro e riduce la flotta da 170 a 142 aerei nel tentativo di risparmiare 400 milioni di euro entro la fine del 2014. Terza compagnia low cost in Europa, dopo Ryanair ed EasyJeat, Air Berlin è in perdita dal 2008.
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Il taglio di 900 posti di lavoro corrisponde al 10% del personale complessivo del gruppo. La misura viene inquadrata nell’ambito del piano di risparmio annunciato a ottobre, per far fronte all’incalzare della crisi che ha colpito anche la seconda compagnia di volo tedesca.
Una settimana dopo il cambio ai vertici dell’azienda, dove Wolfgang Prock-Schauer ha preso il posto dell’ad Hartmut Mehdorn, inizia dunque a concretizzarsi il piano di risanamento denominato ”Turbine”. A pesare negativamente sulle prospettive economiche di Air Berlin sta contribuendo anche il clamoroso flop del futuro aeroporto di Berlino, Willy Brandt, la cui apertura è stata rimandata per la quarta volta a data da definire.