L’intesa prevede la messa a punto di una cornice europea nell’ambito della quale potranno essere attivati prestiti bilaterali degli stati membri e un contributo finanziario del Fondo monetario internazionale.
La maggioranza sarà comunque a carico della Ue: la proporzione dovrebbe essere di due terzi per i paesi europei e di un terzo per il FMI. Il meccanismo sarà attivato solo su richiesta e sulla base di condizioni precise e di valutazioni della Commissione e della Bce. La sua attivazione avverrà con voto unanime. I prestiti bilaterali avverranno su base volontaria. Il totale del bisogno finanziario non è precisato: ma dovrebbe aggirarsi su circa 22 miliardi di euro.