«C’è l’accordo che prevede il ritiro della procedura di cassa integrazione prevista per i lavoratori Alcoa degli stabilimenti di Fusina in Veneto e Portovesme in Sardegna. Ci rivedremo per un primo confronto tra le parti al dicastero dello Sviluppo economico il prossimo 9 dicembre». A parlare all’Ansa è Mario Ghini, segretario nazionale della Uilm, dopo quasi sei ore di serrato confronto tra sindacati, amministratori regionali, azienda e governo.
«L’intesa – specifica Ghini – prevede l’istituzione di un tavolo permanente di natura tecnica per definire tutti gli strumenti utili all’approvvigionamento energetico a prezzi calmierati nel rispetto di quanto previsto dal decreto legge sulla competitività. Siamo soddisfatti ed andiamo a riferirlo ai lavoratori in piazza», spiega il dirigente sindacale. «Stiamo aspettando l’arrivo del ministro Scajola, rientrato dall’estero, per firmare il verbale d’intesa», conclude Ghini.
Il 9 dicembre, giorno in cui è previsto il prossimo incontro sulla vertenza al ministero dello Sviluppo economico «saranno aperte anche le buste per la gara sul mercato elettrico» a quanto si apprende al termine della riunione. L’azienda, fatte le proprie valutazioni, avrebbe avallato le tre ipotesi di soluzione per le tariffe energetiche già prospettate dal Ministero e che permetterebbero di ottenere una tariffa energetica in linea con la media europea (circa 30 euro/MW): agire sul dispacciamento, sull’interrompibilità e sull’acquisto di energia dai mercati esteri.
Sul verbale d’accordo manca ancora la firma del ministro Claudio Scajola.
