Trimestrale in chiaroscuro per il gigante dell’alluminio Alcoa. La società statunitense, infatti, chiude con un calo dei profitti del 21%, dovuto, però in gran parte, alla debolezza del dollaro e al prezzo basso dell’alluminio sui mercati internazionali. Il fatturato è invece aumentato del 15% a $ 5,3 miliardi, grazie principalmente all’aumento dei volumi nel mercato aerospaziale
Le prospettive, secondo la società restano comunque buone perché mercati importanti come quello della Russia, del Brasile e dell’India stanno aumentando la domanda. Klaus Kleinfeld, presidente e amministratore delgato di Alcoa si è detto ottimista e parla di “miglioramenti significativi” nella maggior parte dei mercati. “In paesi come Cina, Brasile, India e Russia – ha spiegato Kleinfield – sempre più persone si stanno spostando verso la classe media, alimenta la domanda di edilizia e costruzioni, trasporti e imballaggi”.
Rimane invece negativa la situazione sui mercati europeo e occidentale. Alcoa non si aspetta un aumento della domanda di alluminio prima della seconda metà del 2011 e le prospettive di sviluppo della società sono legate al mercato dell’ossido di alluminio (allumina), materia prima fondamentale la cui domanda è in forte crescita, soprattutto in Cina.