ROMA – Nuovi tagli in casa Alitalia: il nuovo piano industriale prevede infatti contratti di solidarietà di due anni per duemila dipendenti, una sforbiciata alle spese, e il licenziamento di alcuni di dirigenti di prima fascia. L’amministratore delegato Gabriele Del Torchio, chiede ancora sacrifici. Secondo il quotidiano la Repubblica,i sindacati starebbero valutando la proposta e già lunedì potrebbero siglare un’intesa.
“Per ora – scrive Repubblica – il gruppo rinuncia alla cassa integrazione per 600 persone, soluzione che aleggiava da oltre un anno su Fiumicino, in cambio di questa proposta più morbida”.I duemila dipendenti a cui il piano chiede sacrifici sono per lo più personale di terra: si parla di una riduzione pari a cinque giorni al mese, principalmente degli uffici di Roma, che corrisponde ad una diminuzione di circa 65 euro in media.
tariffe stracciate per l’Italia (45 euro a tratta) e l’Europa (50 euro), e ad una messa a punto e rafforzamento degli orari nello scalo principale di Fiumicino che saranno spostati per favorire le coincidenze con altri voli. Previste inoltre nuove aperture di rotte internazionali e intercontinentali.