Alitalia a Poste, Squinzi “perplesso”. Eni: “Con garanzie no stop rifornimenti”

Un vettore Alitalia in sosta a Fiumicino (Foto Lapresse)

ROMA – Su Alitalia soccorsa dalle Poste il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi è ancora “molto perplesso”. Mentre l’ad di Eni, Paolo Scaroni si mostra fiducioso: “Se la soluzione è affidabile – ha detto – non fermeremo i rifornimenti”.

Il leader degli industriali storce il naso di fronte “agli interventi della mano pubblica in una società privata” e boccia perciò l’idea di far intervenire le Poste in soccorso della compagnia di bandiera. “Certo – aggiunge – se è un cerotto per tamponare una situazione di emergenza, passi. Però bisognerà una volta per tutte fare una riflessione seria per avere un piano di medio-lungo termine”.

Non ha invece perplessità l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, che, fiducioso, afferma che se saranno fornite assicurazioni sufficienti sulla continuità della compagnia “andremo avanti a rifornirla con il carburante“.

Scaroni ha fatto i conti: “Dobbiamo ricevere circa 100 milioni, di cui 60 sono garantiti e 40 sono quello che ci deve Alitalia”. “Non sono cifre che ci spaventano, ma noi non possiamo vendere a società di cui non siamo sicuri che esisteranno tra uno, due, tre mesi”, ha spiegato. “Nel momento in cui abbiamo la sicurezza che Alitalia esisterà – ha sottolineato l’ad di Eni – per noi questa diventa un cliente come tutti”.

Mentre il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, replica alle critiche di Squinzi dicendo che “non si tratta di un aiuto pubblico”.”La situazione è molto complicata” ha detto Squinzi arrivando ad una iniziativa della Uiltec dal titolo ‘Meno tasse sul lavoro e più occupazione per una nuova politica industriale’.

“Forse l’Italia è diventata un paese troppo piccolo per permettersi una grande compagnia di bandiera, bisognerà fare una riflessione forte da questo punto di vista”, ha aggiunto il presidente di Confindustria.

Published by
Daniela Lauria