Alitalia, ricavi in crescita del 13%: perdita a 131 milioni

ROMA, 14 MAG – Ricavi in crescita del 13% nel primo trimestre 2012 per il Gruppo Alitalia il cui risultato operativo (Ebit) e’ stato pari a -109 milioni, in flessione di 23 milioni rispetto allo stesso trimestre del 2011. Il risultato netto e’ stato negativo per 131 milioni, in flessione di 43 milioni rispetto all’analogo periodo del 2011, anche a causa dell’andamento sfavorevole del cambio euro/dollaro sull’esposizione patrimoniale in valuta.

La quota di mercato e’ aumentata di 0,6 punti nonostante la debolezza della domanda.

Nella nota diffusa al termine del consiglio di amministrazione, che ha approvato i conti del primo trimestre, Alitalia spiega che i ricavi totali sono passati da 684 a 776 milioni (+13%) grazie anche allo sviluppo delle attivita’ charter di lungo raggio, all’aumento dei ricavi ancillari (derivanti da vendita di servizi connessi) e al miglioramento dell’attivita’ Cargo Belly, che ha registrato aumenti nei ricavi (+12%) e nel load factor (+6%).

Nel periodo il numero di passeggeri trasportati con servizi di linea dal Gruppo Alitalia e’ stato 4,8 milioni, invariato rispetto al primo trimestre 2011. Secondo i dati Assaeroporti, ricorda Alitalia, nel periodo hanno volato in Italia 21,4 milioni di passeggeri, 300 mila in meno dello stesso periodo del 2011, equivalenti a una perdita di circa 100 mila passeggeri al mese. Essendo diminuito il numero complessivo di passeggeri transitati negli aeroporti italiani, e’ conseguentemente aumentata la quota di mercato del Gruppo Alitalia, dal 22,9% al 23,5% (+0,6%), sull’insieme dei tre segmenti: intercontinentale, internazionale e domestico. La compagnia spiega che nel trimestre, l’andamento negativo del Pil in Italia – home market del Gruppo Alitalia – ha determinato un sensibile calo della domanda, sia in volume (numero di passeggeri) che in valore (qualita’ della domanda). Grazie agli interventi sulla capacita’ offerta, resi possibili anche dal mutato mix di flotta, e’ migliorato il load factor (fattore di riempimento degli aerei) del periodo, dal 64% al 69% a fronte di un incremento medio del load factor delle compagnie Aea (associazione europea delle compagnie aeree) di 2,6 punti. Alitalia rileva che l’andamento economico – Ebit e risultato netto – evidenzia, per il Gruppo risultati in flessione, ancorche’ in misura meno marcata rispetto a quanto fatto registrare da alcuni dei principali competitor europei. L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo risultava pari a 962 milioni, con una quota per l’indebitamento sulla flotta di aerei di proprieta’ pari a 686 milioni. Al termine del trimestre, la disponibilita’ liquida totale – comprendente le linee di credito non utilizzate – risultava pari a 318 milioni. La puntualita’ dei voli in arrivo e’ stata dell’88,3%, nonostante i fenomeni nevosi che hanno colpito l’hub di Roma Fiumicino a febbraio.

La regolarita’ e’ stata del 99%. Sul trimestre hanno inciso un aumento dei costi di approvvigionamento del carburante (voce che incide sui costi di esercizio mediamente del 30%), con un incremento del prezzo di circa il 15% e un rafforzamento del dollaro di circa il 3% rispetto allo stesso trimestre del 2011. Nel trimestre sono entrati in flotta tre nuovi Embraer; entro fine anno e’ previsto l’ingresso di oltre 20 nuovi aeromobili – Airbus A330, Airbus A319 ed Embraer E-Jets – e la completa dismissione dei vecchi MD80.

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luiss_smorgana