ROMA – La povertà in Italia colpisce oltre un milione di bambini, che non hanno accesso a beni di prima necessità, e quindi anche all’istruzione. Sono sempre di più infatti i minori che non hanno più la possibilità di fare sport in maniera continuativa, visitare musei o monumenti, avere accesso ad internet, leggere libri. Campagna, Puglia, Calabria e Sicilia sono le regioni in cui l’indice di povertà educativa (IPE) è più alto.
Quella italiana, è una delle situazioni più critiche dell’Unione Europea, inferiore soltanto a quelle di alcuni nuovi Stati membri (Bulgaria, Romania, Ungheria, Lituania) o in paesi particolarmente segnati dalla crisi finanziaria come l’Irlanda e la Grecia.
I dati sono stati forniti dall’organizzazione Save the Children, che ha reso noto il rapporto “La Lampada di Aladino” , l’indice per misurare le povertà educative e illuminare il futuro dei bambini nel nostro Paese, relativo all’anno 2012, elaborato con il contributo di un comitato scientifico.
A sostegno dell’iniziativa è stata lanciata la Campagna “Illuminiamo il Futuro“, con l’apertura in cinque città – Palermo, Catania, Gioiosa Ionica (RC), Bari, Genova – dei primi Punti Luce, centri gestiti in collaborazione con una rete di organizzazioni partner ben radicate sul territorio, che si trovano in aree caratterizzate dalla scarsità dei servizi, per rispondere concretamente alla deprivazione educativa e culturale di tanti minori e dare loro la possibilità di conoscere e coltivare i propri talenti.