da: Google
Fu Giorgio Amendola, leader comunista storico, a tagliare il cordone ideologico con la violenza in fabbrica: c’era “un rapporto diretto […con] il terrore. Scrisse su Rinascita, in un articolo che fu una svolta: “Le intimidazioni violente, le minacce, il dileggio, le macabre manifestazioni con le casse da morto e i capireparto trascinati a calci in prima linea” ricordavano troppo da vicino le “violenze fasciste per non suscitare sdegno e disgusto”.