Il gruppo American Express si tuffa nel mondo dei pagamenti elettronici: ha stanziato circa 300 milioni di dollari per l’acquisizione di Revolution Money. Così alla carta di credito si apre la via delle transazioni on-line e carte prepagate.
Una volta chiuse le operazioni, l’intento primario è già stato indicato: estendere le attività in tutto il mondo, aprendo così il sistema di pagamento a nuovi mercati.
L’operazione è destinata a chiudersi entro i primi mesi del 2010. La Revolution Money è una azienda nata per portare avanti una proposta “low cost” per i pagamenti, un’alternativa sia per le carte di credito che per i pagamenti elettronici in stile PayPal, e ancora per le carte pre-pagate .
Se da un lato serve difendere il “business” tradizionale, dall’altro occorre non perdere d’occhio le nuove soluzioni e su questo delicato equilibrio AmEx ha mosso il proprio primo passo preannunciando l’acquisizione. «I nuovi prodotti e piattaforme per i pagamenti si stanno evolvendo rapidamente ed è importante per noi identificare le tecnologie che possono estendere la nostra leadership oltre l’area tradizionale. Sebbene Revolution Money sia una compagnia relativamente giovane, crediamo abbia un forte potenziale. È un business piccolo e agile. Opera con un management esperto che ha sviluppato alcune buone offerte per i pagamenti».
Ha commentato così Kenneth Chenault, Presidente e CEO di American Express, il quale esprime la convinzione per cui l’operazione possa sbloccare appieno il valore intrinseco del concept Revolution Money motivando così l’investimento e l’acquisizione. Tra le parti già c’era un filo comune: Ted Leonsis, investitore del gruppo acquisito, fa infatti parte del team American Express che si occupa di realtà digitali e pagamenti online.