L’Antitrust ha irrogato una sanzione di 12,5 milioni di euro ad Enel Energia, Servizio Elettrico Nazionale (SEN) ed Eni gas e luce. L’accusa dell’autorità è “l’ingiustificato rigetto delle istanze di prescrizione biennale presentate dagli utenti, a causa della tardiva fatturazione dei consumi di luce e gas, in assenza di elementi idonei a dimostrare che il ritardo fosse dovuto alla responsabilità dei consumatori”.
In pratica, secondo Antitrust le società addebitavano agli utenti la responsabilità della mancata lettura dei contatori a fronte dei tentativi di lettura dichiarati dal distributore; ma i tentativi non erano documentati o addirttura smentiti.
Aggiornamento ore 13.10
Eni valuta ricorso contro l’Antitrust
Eni gas e luce “dissente dalle conclusioni dell’Antitrust e sta valutando attentamente un ricorso contro la decisione, in quanto ritiene di aver sempre trattato con attenzione e correttezza le istanze di prescrizione dei propri clienti”. E’ la risposta alla sanzione annunciata questa mattina dall’autorità garante. Eni “riconosce la prescrizione di propria iniziativa, ossia ancor prima che i clienti la richiedano, in tutti i casi in cui il ritardo di fatturazione derivi da una propria responsabilità ” e afferma che l’Antitrust va in contrasto con la regolazione di ARERA e di fatto “avalla così potenziali comportamenti scorretti”.
Eni spiega inoltre che in tutti i casi diversi dalla diretta richiesta dei consumatori, ossia nei casi in cui il ritardo di fatturazione derivi da responsabilità dell’impresa di distribuzione per non aver proceduto alla lettura del contatore, o del cliente per non aver consentito al personale di effettuare la lettura del contatore, “Eni gas e luce procede a verifiche accurate in linea con quanto previsto dall’ARERA che attribuisce valore di ufficialità a quanto dichiarato dall’impresa di distribuzione”. L’Antitrust, conclude quindi la nota di Eni, “andando in contrasto con la regolazione di ARERA, di fatto avalla così potenziali comportamenti scorretti e pretestuosi da parte di clienti a danno dell’intero sistema”.
Antitrust e la prescrizione dei crediti vantati dagli operatori del settore energetico
L’Antitrust ricorda che la legge di Bilancio 2018 ha introdotto la possibilità , per i consumatori, di eccepire la prescrizione biennale dei crediti vantati dagli operatori del settore energetico in relazione ai consumi di luce e gas pluriennali fatturati tardi, salvo in caso di “accertata responsabilità ” degli utenti medesimi.
Dopo l’entrata in vigore di questa disciplina, si legge in una nota dell’Autorità , numerosi consumatori hanno segnalato all’Autorità il mancato accoglimento delle istanze di prescrizione biennale da parte di Eni, Enel e SEN, cui è seguito il pagamento di crediti prescritti.
Antitrust riferisce che “durante il procedimento sarebbe emerso che Enel Energia e Servizio Elettrico Nazionale avrebbero addebitato immediatamente gli importi fatturati soggetti a prescrizione agli utenti che avevano scelto come modalità di pagamento la domiciliazione bancaria/postale o l’uso della carta di credito, talvolta ignorando l’istanza di prescrizione sollevata dagli utenti oppure comunicando loro il relativo rigetto soltanto in seguito”.
La sanzione Antitrust a Enel, Eni e Sen
Per questo l’Autorità ha sanzionato Enel Energia per 4 milioni di euro e Servizio Elettrico Nazionale per 3,5 milioni di euro, mentre ha irrogato a Eni gas e luce una sanzione di 5 milioni di euro, pari al massimo edittale, a causa del maggior numero di istanze di prescrizione rigettate in proporzione alle istanze presentate dai consumatori e della recidiva in tema di condotte scorrette relative alla prescrizione. Ai sensi dell’art. 1, comma 4, della Legge di Bilancio 2018 (L. 205/2017), per effetto della delibera dell’Autorità , gli utenti interessati hanno diritto ad ottenere entro tre mesi il rimborso dei pagamenti già effettuati a titolo di indebito conguaglio.
La replica di Enel all’Antitrust
Con riferimento al procedimento AGCM in materia di prescrizione biennale delle fatture emesse per i consumi di energia elettrica e gas, Enel precisa di aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa primaria e regolatoria di riferimento, riconoscendo il diritto dei consumatori ad ottenere la prescrizione delle fatture, in conformità alle regole introdotte dal legislatore nel 2018 e successivamente modificate a partire dal 2020.
Enel ritiene che l’interpretazione e l’applicazione delle norme, così come definite nel corso dell’istruttoria dell’Autorità , rischino di attribuire alla nuova disciplina in tema di prescrizione un’efficacia retroattiva o in contrasto con i principi costituzionali.
Le società del gruppo Enel si riservano sin d’ora ogni azione a propria tutela, confidando di poter dimostrare la piena legittimità e correttezza del proprio operato nelle successive fasi di giudizio.