NEW YORK – Apple lancia le sue iBond, ovvero obbligazioni. A curarne l’immissione sul mercato saranno Goldman Sachs e Deutsche. L’obiettivo di Apple è finanziare almeno parte dei 100 miliardi di dollari che si è impegnata a restituire agli azionisti. In questo modo Apple aggira le tasse per il rimpatrio di capitali, evitando di dover far rientrare negli Stati Uniti la liquidità detenuta all’estero.
Con la sua prima emissione di bond in 17 anni, Apple punta a raccogliere 15-18 miliardi di dollari, in quella che potrebbe essere la maggiore emissione della storia per un’azienda non finanziaria.
Boom della domanda per l’iBond di Apple: secondo indiscrezioni riportate dalla Reuters, la prima emissione di bond Apple dal 1997 avrebbe attirato ordini per 40 miliardi di dollari. Apple – secondo rumors di mercato – punterebbe a raccogliere con l’emissione 15-18 miliardi di dollari, in quella che potrebbe essere la maggiore emissione della storia da parte di una società non finanziaria.